Più spostamenti a piedi o in bicicletta significano più salute, meno decessi e meno inquinamento.
L’incremento della mobilità attiva costituisce uno degli elementi di sani stile di vita e di tutela ambientale. E infatti il programma Heat (Health economic assessment tool) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità permette di stimare la riduzione della mortalità, nella fascia d’età 18-69 anni, in base ai giorni e ai minuti di mobilità attiva.
In Emilia-Romagna, secondo le stime 2022-2023, sono stati evitati 158 decessi usando la bici e 256 andando a piedi. Notevole anche la diminuzione di CO2: 132.700 tonnellate risparmiate usando la bicicletta e 101.700 tonnellate risparmiate andando a piedi.
Secondo i dati PASSI 2022-2023, in Emilia-Romagna il 18% delle persone tra 18-69 anni ha utilizzato nell’ultimo mese la bicicletta per andare a scuola o al lavoro, pari a una stima di oltre 525 mila persone. Questa percentuale risulta superiore a quella nazionale (11%). Chi si muove in bici lo fa mediamente per circa 133 minuti alla settimana e per 3,9 giorni. A livello territoriale, la percentuale risulta maggiore nelle province di Ravenna, Ferrara e Rimini (23,5%), mentre è più bassa in quelle di Reggio Emilia (13%), Piacenza (15%) e nelle zone di montagna (5%).
Ad aver fatto tragitti a piedi per gli spostamenti abituali nell’ultimo mese è stato invece il 39% delle persone tra 18-69, pari a una stima di circa 1 milione e 157 mila persone (percentuale in linea con quella nazionale). In Emilia-Romagna chi si muove a piedi per andare a scuola o al lavoro lo fa mediamente per circa 142 minuti alla settimana e per 4 giorni, e sono soprattutto le donne, le persone con alta istruzione e quelle con difficoltà economiche percepite. A livello territoriale, la percentuale più alta si registra a Bologna (46%) e la più bassa a Reggio Emilia (30%), mentre c’è poca differenza tra pianura, collina e montagna.
Purtroppo, però, la prevalenza della mobilità attiva in regione è calata nell’ultimo triennio. La percentuale di chi ha usato la bicicletta per gli spostamenti abituali è passata dal 20,3% nel triennio 2017-2019 al 17,9% nel 2021-2023, mentre quella di chi si è spostato a piedi è passata dal 45% al 38,5%.